Durante lo sviluppo puberale dal 30 al 60% dei ragazzi ha un certo grado di crescita della ghiandola mammaria con o senza indolenzimento, che spesso regredisce in 6-12 mesi. In alcuni casi il disturbo persiste più a lungo e può richiedere un trattamento prima che la struttura si stabilizzi e il problema diventi irreversibile. E’ comunque importante escludere fattori patologici. Un accurato monitoraggio ecocolordoppler dello spessore della ghiandola mammaria ed una valutazione ormonale e’ sufficiente per capire. La prima cosa da identificare e’ un eccesso di adipe in sede mammaria che esclude la vera ginecomastia. E’ spesso dovuta ad una alterazione dell’equilibrio tra testosterone ed estradiolo presenti nel sangue. Spesso c’è una predisposizione familiare. Gli estrogeni stimolano la proliferazione dei dotti mammari al contrario degli androgeni. Cause più frequenti sono l’ipertiroidismo, l’iperprolattinemia, l’aumento degli estrogeni indotti anche da forme tumorali testicolari, la riduzione degli androgeni come in alcuni casi di Sindrome di Klinefelter, inquinanti ambientali come plastiche, carburanti o cosmetici. Il caso dei pazienti klinefelter dimostra un aumento di probabilità di incorrere in una neoplasia mammaria di 50 volte rispetto agli altri maschi. Il trattamento si avvale di creme locali o di farmaci per bocca e garantisce buoni risultati. Essenziale è non arrivare tardi perché il tessuto ghiandolare può organizzarsi in tessuto fibrosi incapace di riassorbirsi con trattamenti medici. Ciò obbliga in seguito a ricorrere alla chirurgia.
FONDAZIONE ANDROLOGIA PEDIATRICA E DELL’ADOLESCENZA
Piazza Sant’Alessandro 6 – 20123, Milano
C.F. 97836410155
© 2017 Tutti i diritti riservati
Iscriviti e rimani sempre aggiornato sugli eventi e le iniziative della fondazione
Resta aggiornato sulla Fondazione