Articolo: Protocollo Rotafit

Il protocollo “Rotafit” è stato ideato per affiancare alla terapia nutrizionale un valido strumento per monitorare l’attività fisica giornaliera del bambino e valutare l’adeguatezza del dispendio energetico. La Dr.ssa Andreassi, nutrizionista, è sostenuta da Androfit per un progetto di ricerca che coinvolge volontari Rotariani che tengono contatti con le famiglie dei bambini curati in Andrologia Pediatrica in Ospedale San Paolo per sovrappeso e obesità.

Dopo aver valutato le abitudini alimentari mediante questionario di frequenza alimentare e diario alimentare, grazie ai quali vengono evidenziati eventuali squilibri nutrizionali, i pazienti ricevono le indicazioni nutrizionali per una corretta alimentazione e il follow-up viene effettuato ogni due mesi.

Allo stesso tempo, in ambulatorio di Andrologia Pediatrica, il bambino esegue un test su tapis-roulant  con un accelerometro da polso per il monitoraggio dell’attività fisica.

Il Test del Cammino ha lo scopo di determinare il livello di fitness individuale ed identificare il range di frequenza cardiaca utile per bruciare i substrati lipidici.

Nel maschio in crescita l’entità dello sforzo raggiunto dipende dal valore di Testosterone e dal grado di sviluppo puberale, che influiscono sul rapporto tra massa magra e massa grassa.

Un approccio al giovane maschio in sovrappeso non può quindi prescindere da un’attenta valutazione dello sviluppo corporeo e della maturazione genitale, strettamente correlati alla crescita psicologica, alla ricerca di obiettivi e alla competizione.

Per questo, per i ragazzi e le famiglie che daranno il consenso, sarà contemplata la possibilità di competere osservando i tracciati degli altri dal proprio computer o cellulare. Durante il test svolto in Ospedale, sono misurate la pressione arteriosa, mediante sfigmomanometro manuale, e la frequenza cardiaca, tramite cardiofrequenzimetro indossato per tutta la durata del test.

La frequenza cardiaca massima (HRmax) è largamente usata come criterio per valutare il picco di sforzo necessario al raggiungimento della massima capacità aerobica. Il test si svolge in due fasi, ciascuna della durata di 10 minuti: la prima consiste in una camminata a velocità 4.5 Km/h e la seconda in una camminata veloce o corsa lenta a velocità 6-6.5 Km/h. Sono  registrate, durante entrambe le fasi, la frequenza cardiaca media e massima e la pressione arteriosa al termine dell’esercizio. Sulla base dei valori rilevati sono fornite raccomandazioni personalizzate su tipologia, frequenza ed intensità dell’esercizio fisico da attuare al fine del dimagrimento.

In seguito il giovane paziente riceve un accelerometro da polso, grazie al quale è possibile monitorarne l’attività fisica quotidiana per due settimane, e firma il consenso a ricevere delle telefonate da parte di un volontario del Rotary.

Grazie ai dati registrati, visualizzabili sul portale online del braccialetto, è possibile calcolare il tempo speso in attività di intensità moderata e intensa, il numero di sessioni di attività continuativa per 30 e 60 minuti ed il numero di passi giornalieri effettuati.

L’aggiunta del progetto Rotafit al protocollo nutrizionale ha aumentato i soggetti dimagriti dal 20% al 46% e ridotto i soggetti che continuavano ad ingrassare dal 51% al 18%.

Nella foto è immortalato il giorno della firma del Protocollo tra il Direttore Generale dell’Ospedale San Paolo di Milano e il Presidente in carica del Rotary Leonardo da Vinci Naviglio Grande di Milano.

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